Vita al nido

Vita al nido

venerdì 27 novembre 2015

L'importanza delle immagini

Per i bambini di asilo nido è di fondamentale importanza la presenza delle immagini.
Libro: "Il piccolo Bruco Maisazio", Eric Carle


E' grazie alle illustrazioni che i bambini possono "leggere" personalmente una storia.
Infatti, come ben sanno le educatrici, le prime attività
Foto: Lettura personale
autonome successive all'esplorazione del libro come oggetto-giocattolo sono lo sfogliare (solitamente "raccontandosi" verbalmente qualcosa, in imitazione dell'attività di narrazione dell'educatrice) e il riconoscimento e indicazione delle immagini.
A queste prime attività seguiranno poi il riconoscimento e la denominazione degli oggetti che essi riconoscono nelle immagini.
Tutte queste attività si basano sulla presenza di immagini che illustrano la storia.

Dato lo sviluppo viso-percettivo e cognitivo dei bambini di asilo nido, è evidente che i libri a loro dedicati debbano essere graficamente molto chiari e semplici, con immagini "significative" di quanto si esprime nella storia in quella pagina.

Le illustrazioni devono essere caratterizzate (Catarsi, 2001):
  • in maniera univoca tra loro;
  • in maniera simile a quanto il bambino vede e conosce nella propria realtà quotidiana (verosimiglianza);
  • più i bambini sono piccoli, minore deve essere l'addensamento delle figure sulla pagina.
    Libro: "Il piccolo Bruco Maisazio", Eric Carle

Fondamentale è la coerenza delle espressioni mimico-facciali con quanto espresso nella storia e raccontato dall'educatrice di asilo nido (Catarsi, 2001).
Libro: "Facciamo le facce", Gribaudo
Se il personaggio è triste, lo deve essere sia nell'immagine sia nella storia affrontata in quella pagina.

Per i bambini sopra i 18 mesi, è inoltre fondamentale che le immagini di una pagina siano connesse a quelle delle pagine precedenti e successive: la storia è creata proprio attraverso una costante associazione di immagini. 

mercoledì 18 novembre 2015

Il libro come strumento educativo

Il libro come strumento educativo per l'uso con i bambini di asilo nido può essere definito come...

Una struttura unica (rilegata in modo da svilupparsi in sequenza), di dimensioni contenute (gestibile manualmente dal bambino e/o dall'educatrice), che riproduce al suo interno un insieme di immagini (eventualmente connesse a sensazioni tattili, musiche, odori) che possano essere correlate tra loro attraverso un filo conduttore narrabile dall'educatrice o interpretabile dal bambino.
La struttura unica sequenziale è necessaria perché, per i bambini di asilo nido, la storia deve essere "fissa", cioè sempre nello stesso ordine. 
(Mantovani, 1998; Catarsi, 2001)
Foto: Libro come strumento educativo

Dalla definizione segue che il costituente principale del libro sono le immagini, non il testo.
In molti libri il testo può essere assente: come ad esempio i libri rivolti a bambini sotto i 12 mesi.
Mai assente è invece la "storia". La storia può essere:

  • data dalla successione logica delle immagini;
  • creata sulle immagini dall'educatrice e ottimizzata per ciascun bambino grazie ai feedback che questo invia. Per i bambini sotto i 18 mesi, ogni singola immagine è una piccola storia.

Il testo è importante soprattutto per evidenziare al bambino l'importanza del linguaggio scritto (sviluppo della consapevolezza del linguaggio scritto); egli vede una sorta di "immagine che spiega".
Affinché il libro sia interpretabile e comprensibile dal bambino, esso deve essere congruente con lo sviluppo del bambino stesso.


Fonte:(http://www.progettoasilonido.org/index.php/teoria-e-pratica-al-nido/progetto-educativo/60-libro-come-strumento-educativo)

sabato 14 novembre 2015

Condividiamo il libro!

Per una qualità della relazione con i bambini durante la lettura, è consigliabile mettere in atto delle azioni di condivisione del libro:
1.  con l'educatrice;
2.  con i pari;
3.  con la famiglia.


1.  CONDIVISIONE DEL LIBRO CON L'EDUCATRICE:
La condivisione del libro con l'educatrice di asilo nido si ha principalmente con:
  • trascorrere tempo con il libro in mano e il bambino vicino e individualizzare tale momento;
  • attenzione congiunta;
  • lettura ad alta voce e (per i bambini sopra i 18 mesi) lettura partecipata.
Foto: Lettura con l'educatrice
Quindi l'educatrice di asilo nido sfrutta tutte le occasioni per leggere prima ad alta voce, poi in maniera partecipata, assieme ai bambini i libri da loro scelti.

Individualizza tale momento per ciascun bambino e lo sfrutta per creare occasioni di attenzione congiunta.
Dai 18 mesi in poi, se l'educatrice inizia a leggere con un bambino, solitamente ne raccoglie attorno a sé altri.

L'uso della lettura ad alta voce o partecipata permette di estendere facilmente l'attività al piccolo gruppo che si è creato.
L'educatrice avrà cura di individualizzare le singole interazioni, passando a turno da un bambino all'altro e sfruttandole per creare occasioni di attenzione congiunta.


2.  CONDIVISIONE DEL LIBRO CON I PARI:
La lettura in asilo nido, quando coinvolge l'educatrice, è quasi sempre un'attività di piccolo gruppo.
Foto: Lettura con i compagni
Anche iniziare a leggere ad alta voce un libro portato da un singolo bambino, vedrà dopo poco la partecipazione di 2-3 altri bambini.
In altre parole, i pari sono sempre coinvolti.

E' possibile però promuovere la lettura con i pari anche quando eseguita in solitaria da un bambino.
Ad esempio, proponendo al suo amico preferito (dopo i 24 mesi, quando le diadi amicali sono ben evidenti) di leggere anche lui un libro.
Questo non sempre ottiene l'effetto voluto, poiché il secondo bambino può essere coinvolto in altre sue attività.
L'idea alla base di questa strategia è incentivare la lettura esaltandone le emozioni positive non dipendenti dal libro.
L'educatrice deve riconoscere, apprezzare esplicitamente e rinforzare positivamente tutti gli sforzi inerenti questa lettura "condivisa" e l'uso del libro di ciascun bambino.
Sotto i 30 mesi, ciascun bambino "leggerà" un libro autonomamente, vicino ad altri ma senza interagire.
L'inizio di una lettura "a due" si verifica solitamente dopo i 30 mesi.

3.  CONDIVISIONE DEL LIBRO CON LA FAMIGLIA:
L'educatrice di asilo nido deve stimolare la lettura in famiglia, in particolare tra genitore e bambino.
Foto: Lettura con i genitori

Per far ciò, è possibile ad esempio:

  • predisporre in maniera condivisa e pubblicizzare tra i genitori un apposito "progetto con le famiglie", esaltandone l'importanza per lo sviluppo del bambino. Questo progetto può delineare i punti principali di stimolazione della lettura, come la disponibilità di libri e del genitore a leggere, il leggere almeno una volta il giorno, il principio dell'attenzione congiunta, una lista di libri consigliati, i parametri da valutare per l'acquisto di un nuovo libro per bambini;
  • sviluppare in maniera congiunta la lettura di storie specifiche;
  • sfruttare la lettura all'asilo nido come stimolo per ulteriori sviluppi a casa.


Fonte: (http://www.progettoasilonido.org/index.php/teoria-e-pratica-al-nido/progetto-educativo/62-lettura-al-nido-strategia#dettagli_sulle_3_azioni)

venerdì 6 novembre 2015

Come favorire la lettura al Nido

Foto: Bimbo alla scoperta dei libri
La lettura di libri illustrati ha grande importanza per lo sviluppo dei bambini di asilo nido, quindi è utile che le educatrici possano incentivarla con strategie educative mirate e con più attività tra loro connesse.
La lettura, infatti, non è un'attività fine a se stessa, ma "un'occasione complessiva di creare situazioni piacevoli, di sollecitare motivazioni, di affinare competenze in una visione globale in cui aspetti emozionali e cognitivi sono strettamente intricati come è peculiare di questa età"
(Mantovani, 1989, pag. 18).


STRATEGIA GENERALE PER LA LETTURA:

Una strategia generale per la lettura, cioè valida per tutte le età, si basa sul fatto che per incentivare la lettura, l'educatrice di asilo nido deve sempre riconoscere, apprezzare esplicitamente e rinforzare positivamente tutti gli sforzi di ciascun bambino inerenti alla lettura e l'uso del libro.

Infatti, sia nella fase del libro-giocattolo, sia più tardi, l'importanza della lettura percepita dai bambini di asilo nido è sempre direttamente proporzionale alla qualità della relazione educatrice-bambini e all'atteggiamento complessivo dell'educatrice verso i libri e verso l'attività di lettura stessa (l'educatrice, infatti, rappresenta un modello per i bambini).

Di conseguenza, le azioni della strategia generale per la lettura mirano a:
-  Qualità della relazione educatrice-bambino durante la lettura;
-  Atteggiamento delle educatrici verso i libri e l'attività di lettura.


Strategia I: Qualità della relazione educatrice-bambino durante la lettura
Foto: Lettura con l'educatrice
La prima parte della strategia generale è volta a incrementare la qualità della relazione educatrici-bambini (dal punto di vista dei bambini) durante la lettura.

Proponiamo tre azioni:
1. Condivisione del libro con     l'educatrice;
2. Condivisione del libro con i pari (dopo i 24 mesi) - Sfruttare le coppie di amici/amiche;
3. Condivisione del libro con la famiglia.



Strategia II: Atteggiamento delle educatrici verso i libri e l'attività di lettura
La seconda parte della strategia generale è volta a migliorare l'atteggiamento complessivo delle educatrici verso i libri e l'attività di lettura stessa.
L'importanza dell'atteggiamento delle educatrici è ben evidente riflettendo su questi due esempi:

  • Proporre specifiche attività di lettura ogni uno-due giorni per i bambini è molto più significativo che proporre un laboratorio settimanale; il tutto è inoltre molto diverso dal lasciare libero accesso ai libri ed essere, come educatrice, sempre pronta a leggere una storia quando un bambino le porta il libretto illustrato (ad esempio durante il gioco libero).
  • Le educatrici devono considerare che i libri per gli asili nido sono oggetti con una breve vita utile e devono essere "consumati" dai bambini, evitando quindi atteggiamenti verbali o non verbali che esprimano sensazioni negative a fronte di comportamenti perfettamente naturali dei bambini stessi.

Per migliorare l'atteggiamento complessivo delle educatrici verso i libri e l'attività di lettura stessa, proponiamo queste cinque azioni:

1. Aumento della presenza fisica dei libri in sezione;
2. Predisporre più attività specifiche per la lettura;
3. Sfruttare il libro e le storie lette per avviare altre attività;
4. Disponibilità dell'educatrice alla lettura;

domenica 1 novembre 2015

Benvenuti

Foto: Bambina che legge
Sono Martina, studentessa in Scienze dell'Educazione e della Formazione, e in questo blog vi proporrò alcune riflessioni sulla lettura come strumento educativo all'asilo nido.
Il libro è uno strumento educativo di estrema importanza per le educatrici.
Esso, infatti, permette di promuovere contemporaneamente e in maniera sinergica molti aspetti dello sviluppo dei bambini, come il loro linguaggio, la loro creatività e la loro fantasia.